Giuseppe Marotta, E i bambini osservano muti
È stato un film a suggerirmi l’idea. S’inserisce in un filone secondo cui nasci in una famiglia e così resti. Volevo dimostrare che può esserci un percorso diverso. E nel tentativo di dimostrare questo m’è venuto spontaneo pensare all’amore materno. L’unico amore che può scombinare un destino segnato. Così alla fine mi sono reso conto di avere scritto un romanzo d’amore, della madre verso il figlio e del figlio verso la madre.
Un altare per la madre, Ferdinando Camon
Il libro è breve, ma denso di poesia e semplicità. Vi bastino frasi come La bara avanzava ondeggiando e Invecchiò presto. E’ commovente, ma non si piange. E’ un libro contadino.
Storia di Irene, Erri de Luca
Irene ha gli occhi tondi dei pesci. E’ stata salvata dai delfini e con loro vive di notte, di giorno invece sulla terraferma di un’isola greca.
La scrittura è la voce incomparabile del silenzio
La scrittura è la voce incomparabile del silenzio. La sua sonorità è l’eco di tutti i silenzi; un silenzio di cui niente interrompe la loquacità. Un discorso in cui la vista si è sostituita al suono e l’astrazione alla rappresentazione visiva. Andrea Emo
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